Balistes capriscus Gmelin, 1789

Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Lamarck J-B., 1801
Classe: Actinopterygii Klein, 1885
Ordine: Tetraodontiformes Berg L.S., 1940
Famiglia: Balistidae Risso A., 1810
Genere: Balistes Linnaeus, 1758
Italiano: Pesce balestra
English: Gray triggerfish
Français: Baliste cabri
Deutsch: Grauer Drückerfisch
Español: Cochino gris, Pejepuerco blanco
Descrizione
La forma è tipica, con corpo romboidale, prima pinna dorsale rigida e a scatto, seconda opposta e simmetrica alla pinna anale, coda a mezzaluna, becco potente e dentato. La sua livrea è semplice: il fondo è grigio bruno, con ventre e gola più chiari, tendenti al rosa. Appaiono più o meno visibili linee e punti azzurrini sui fianchi, sulle pinne e intorno agli occhi. A volte sono presenti macchie più o meno scure lungo fianchi e dorso. Raggiunge una lunghezza di 60 cm. Ha carattere piuttosto solitario, a volte formano piccoli gruppi. Si riproduce una volta all'anno, nella loro stagione degli amori. La fecondazione è esterna, le uova sono deposte in buche nella sabbia. Si nutre di crostacei, echinodermi e altri invertebrati. Grazie alla sua pelle rigida, alle spine delle pinne ed al meccanismo "a scatto" della prima pinna dorsale (che permette di incastrarsi nelle fessure delle rocce e dei coralli) di solito non teme gli attacchi dei predatori. Sono stati segnalati casi di predazione da parte di Thunnus albacares, Coryphaena hippurus e Acanthocybium solandri. B. capriscus è pescato per la qualità delle sue carni, ma sono stati segnalati avvelenamenti da ciguatera (non in Mediterraneo). Vista la grandezza, è ospite solamente di grandi acquari pubblici.
Diffusione
Questa specie è diffusa nel Mediterraneo e nell'Atlantico, nelle acque costiere e poco profonde, temperate e tropicali (dal Canada al Brasile a ovest, dall'Arcipelago britannico al Sudafrica). Abita le barriere coralline, le coste rocciose popolate da alghe (soprattutto Sargassum) e coralli, da 0 a -100 metri di profondità.
Sinonimi
= Balistes forcipatus Gmelin, 1789.
Bibliografia
–Bailly, Nicolas (2013). "Balistes capriscus Gmelin, 1789". WoRMS. World Register of Marine Species.
–Froese, Rainer; Pauly, Daniel (eds.) (2006). "Balistes capriscus" in FishBase.
–Bester, Cathleen. "Gray triggerfish". Florida Museum of Natural History.
–Reeds, Kate (2008). "Trigger fish: Balistes capriscus". Marine Life Information Network.
–Gainey, P A (2009). Marine and Estuarine Fish. In Red Data Book for Cornwall and the Isles of Scilly (2nd ed.). Praze-an-Beeble: Croceago Press. p. 553.
–Florida Museum of Natural History site.
–Simmons, Carrie M.; Szedlmayer, Stephen T. (2012). "Territoriality, Reproductive Behavior, and Parental Care in Gray Triggerfish, Balistes capriscus, from the Northern Gulf of Mexico". Bulletin of Marine Science. 88 (2): 197-209.
–"Gray triggerfish: Balistes capriscus". Fishing: Recreational regulations. Florida Fish and Wildlife Conservation Commission.
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Data: 06/09/1993
Emissione: Ittiofauna Stato: Cyprus |
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Stato: Gambia |
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Data: 01/04/1980
Emissione: Ittiofauna Stato: Guinea |
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Stato: Ivory Coast |
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Stato: Mali |
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Stato: French Somali Coast |
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